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MIBACT: una Digital Library per il patrimonio culturale italiano

lentepubblica.it • 5 Dicembre 2019

mibact-digital-libraryTra le novità principali del regolamento per la riorganizzazione del ministero per i Beni culturali (Mibact) approvato dal Consiglio del ministri c’è anche il piano per la creazione di una Digital Library del patrimonio culturale in Italia.


MIBACT: una Digital Library per il patrimonio culturale italiano. Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha presentato oggi il nuovo regolamento del ministero approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Regolamento che dà vita alla Direzione generale Creatività Contemporanea e l’Istituto per il Patrimonio Digitale – Digital Library.

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MIBACT: Digital Library Italiana

Con la creazione della nuova Direzione Generale Creatività Contemporanea e dell’Istituto per la digitalizzazione del patrimonio, la Digital Library italiana, il MiBACT si allinea all’esigenza di rivolgere al futuro parte della propria attenzione.

Alla nuova Direzione Generale sono affidate anche le competenze in materia di fotografia, design e moda. Mentre la Digital Library ha il compito di coordinare ogni iniziativa del MiBACT riguardante la digitalizzazione del patrimonio. E a essa fanno riferimento i quattro istituti centrali del Ministero. Con competenze di catalogazione e ricerca in materia di archivi, biblioteche, catalogo e beni sonori.

“Verrà creato nel nostro Paese un istituto per la digitalizzazione del patrimonio culturale. In altre parole una digital library in cui si troverà il patrimonio infinito, unico al mondo. Fatto da 101 archivi, dalle biblioteche, dagli archivi fotografici delle soprintendenze e dei nostri istituti culturali. La digitalizzazione di questo patrimonio è una sfida che non ha eguali al mondo, forse il progetto più ambizioso di tutti”.

Importante è infine il potenziamento del settore della demoetnoantropologia e del patrimonio immateriale: sono ripristinati sia il servizio dirigenziale dedicato nella Direzione Generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio, sia l’area funzionale nelle soprintendenze; è inoltre previsto, come ufficio dirigenziale di livello non generale dotato di autonomia speciale, l’Istituto centrale per il Patrimonio immateriale.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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